Svan Ski. Avventura in Georgia.
La strada che si inerpica su per la valle ci fa capire che è iniziata la nostra avventura: da una parte un precipizio fino al torrente impetuoso; dall’altra pareti di rocce instabili che osserviamo con apprensione. Dopo quattro ore di curve e buche la valle si apre ad un’altitudine di circa 1500 metri: attraversiamo alcuni villaggi mentre comincia a nevicare.
Siamo tutti impazienti di scendere dalle jeep e di cominciare a esplorare lo Svaneti, famoso per essere la regione abitata più alta d’Europa, circondata da cime alte fino a 5000 metri.
Improvvisamente il ghiaccio cede, la jeep sbanda sulla destra e si blocca. La ruota anteriore gira a vuoto, impantanata in una grande buca. Non c’è modo di uscirne, neppure con le quattro ruote motrici.
Il paese è troppo distante per andare a chiedere aiuto. Dopo vari tentativi, con un cavo di fortuna, riusciamo a tirare fuori la jeep trainandola con l’altro fuoristrada. Decidiamo di ridimensionare la gita prevista per oggi salendo una cima minore sotto le imponenti pareti dell’Ushba (4710m), inconfondibile con la skyline delle sue due cime gemelle.
Lasciamo le jeep nel villaggio di Bagdvanari.
Ogni nucleo abitato possiede una o più torri, chiamate “koshki”, costruite nel Medioevo, fra il IX e il XII secolo: erano usate per difendersi dagli attacchi di invasori.
Sono state abitate continuamente fino ai primi decenni del XX secolo. Di solito ognuna apparteneva a un clan familiare, allora molto allargato e spesso in lotta con quello vicino.
Non è facile arrivare a Ushguli ma quando finalmente si esce dalla pericolosa gola dove passa l’unica strada d’accesso, si apre un meraviglioso panorama su quattro piccoli e antichi villaggi, a 2000 metri di quota. Qui vivono tutto l’anno poche famiglie di pastori. È un posto magico come lo sono spesso i luoghi remoti. L’impressione è di essere lontani non solo nello spazio ma anche nel tempo, come fossimo tornati nel medioevo.
Partiamo con gli sci ai piedi tra i vicoli all’ombra delle torri. Saliamo prima tra fitti boschi di betulle e poi su infiniti e dolci pendii, accompagnati fino in cima da uno dei cani del paese che evidentemente ci ha presi in simpatia.
Arrivati sulla cresta, sospesi nel bianco, ci godiamo un panorama di montagne selvagge a perdita d’occhio.
Solo verso nord l’orizzonte è chiuso dalla formidabile barriera di cime oltre i 5000 metri che segna il confine con la Russia. Poi ognuno sceglie la propria linea di discesa e scivola verso valle, verso le torri di pietra scura del paese e una merenda a base di khachapuri, la tipica focaccia di formaggio, appena sfornata.
Mentre in cucina c’è chi prepara una deliziosa pastasciutta, al piano di sopra, tra le pelli e i gusci in goretex appesi ad asciugare, c’è chi gioca a carte, chi ascolta musica, chi fa stretching.
Qualcuno ha ancora energie da sfogare nel piccolo locale in centro dove si può fumare il narghilè ed esibirsi nel karaoke.
Per non parlare dei vini locali! La Georgia è una delle più antiche regioni vinicole del mondo: le valli fertili del Caucaso meridionale hanno favorito il nascere delle prime coltivazioni di vigna sin dall’età neolitica, circa 8.000 anni fa!
#lacalzagiusta
L'equipaggiamento per il viaggio
Consigli per il viaggio
Punti di accesso alla regione dello Svaneti sono la capitale Tibilisi (distante da Mestia 450 km) oppure la più piccola città di Kutaisi, servita da un aeroporto internazionale.
Sono due le alternative per muoversi nella regione: affittare un fuoristrada (assolutamente necessario il 4x4) oppure servirsi di un servizio di taxi, molto economico e con il vantaggio di avere a disposizione un autista che conosce bene le strade ed è aggiornato sulle condizioni della viabilità.
Nello Svaneti, pur essendoci infinite possibilità, gli itinerari scialpinistici “frequentati” sono limitati da strade di accesso spesso impegnative o impossibili anche per un fuoristrada.
Non esistendo un servizio di bollettino valanghe è necessario saper valutare autonomamente le condizioni della neve; anche le previsioni meteo sono poco affidabili.
Servizi e negozi specializzati hanno un’offerta molto limitata, meglio portare da casa tutto l’equipaggiamento necessario, inclusi attrezzi per una eventuale riparazione di fortuna.
Sulla strada principale di Mestia c’è un ufficio guide dove reperire informazioni sugli itinerari e le condizioni nivologiche: https://www.georgiaguideoffice.com/
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