Canyon di Gorroppu e Oasi di Biderosa

Canyon di Gorroppu e Oasi di Biderosa

IN SARDEGNA, METE IDEALI PER I TUOI TREKKING

Le prime giornate di sole, fine aprile con le temperature più miti e lo sguardo al calendario con l’inizio del conto alla rovescia per le vacanze estive.

Il team Calze GM ha anticipato la “bella stagione” con un assaggio di mare, trascorrendo qualche giorno in Sardegna accompagnato dalla guida e ambassador Calze GM, Stefano Meloni. L’isola è il luogo ideale per dei meravigliosi trekking, come quello di Gorroppu, uno dei Canyon più alti d’Europa: la camminata in questa rarità geologica può diventare una vera e propria avventura.

Noi di Calze GM, indossando le Approach Light 2425, abbiamo percorso la variante di 14 Km che ti raccontiamo in questo articolo per poi gustarci una giornata di hiking nell’ Oasi di Biderosa.

CANYON DI GORROPPU

Gorroppu è un profondo canyon carsico situato nel cuore del Supramonte tra i paesi di Dorgali, Urzulei e Orgosolo. La gola deve la sua fama alle ciclopiche pareti verticali che lo delimitano. La traversata integrale di Gorroppu è ben lontana da essere un trekking turistico: è una vera e propria avventura che ha inizio dal Supramonte di Urzulei e porta alla scoperta del corso intero di Flumineddu, sino a quando questo sfocia nella vallata di Oddoene a Dorgali. Prevede due itinerari che permettono ai viaggiatori di scoprire il vero canyon Gorroppu attraverso percorsi attrezzati che si muovono lungo i Supramonti di Orgosolo e Urzulei. Il percorso più completo e impegnativo è il ‘Genna Silana – Sedda Ar Baccas – Sa Giuntura – Sa Barva’ mentre la variante più corta ha inizio direttamente a ‘Sedda Ar Baccas’ (La valle delle vacche).

SEDDA AR BACCAS – GIUNTURAS – SA BARVA

Da Sedda Ar Baccas ha inizio l’itinerario più corto che vi proponiamo e che segue in parte lo stesso percorso dell’itinerario lungo.

Dall’ovile di Sedda Ar Baccas ci siamo mossi verso il lungo crinale che fa da divisorio tra Flumineddu e Orbisi, nel camminare verso Giunturas incontriamo un meraviglioso Tasso ultracentenario. Dal crinale si gode di un panorama unico del vasto plateau: in direzione ovest fanno capolino nuraghe Mereu e nuraghe Gorroppu, a est ‘Su Cunno e’ S’Ebba’ ovvero l’uscita della grotta Donini, a nord la Gola di Gorroppu e Giunturas. Giunturas è appunto la ‘giuntura’ tra Rio Flumineddu (Sa Codula Manna) che incontra Codula Orbisi: dopo forti piogge è possibile ammirare una grande cascate che da Orbisi si getta in Flumineddu.

Continuiamo il nostro trekking muovendoci nella spettacolare gola sino a raggiungere la prima piscina naturale che può essere sopravanzata attraverso una calata in corda doppia. Superata la piscina, camminando per qualche minuto, siamo giunti, con una piccola calata di 6 metri, al celebre sifone di Gorroppu: questo è il punto dove la gola diventa forra. Il sifone è uno dei punti più evocativi della giornata, la grande marmitta carsica può essere attraversata con un gommone dal basso, in modalità canyoning o come noi abbiamo fatto con un lungo corrimano in catena. Al suo termine abbiamo trovato una bella doppia che ci ha portati ad immergerci sempre di più tra le pareti di Gorroppu. La grande alluvione del 2013 ha cambiato radicalmente il letto del fiume, così abbiamo dovuto utilizzare una doppia per poter proseguire nella nostra traversata.

Camminiamo ora tra le altissime pareti e i ciclopici massi che caratterizzano Gorroppu.

In alcuni punti queste sono così vicine e così alte (più di 400 metri) da farci perdere il senso delle proporzioni. La traversata di questa parte della gola dura circa 1 ora e 30 minuti portandoci sino all’uscita di Gorroppu. Il tragitto è estremamente suggestivo, tra le pareti si sviluppa anche la famosissima via d’arrampicata Hotel Supramonte (8b) che risale la Punta Cucuttos. Una volta usciti dal canyon ci siamo immessi nella grande vallata di Oddoene e seguendo il sentiero che muove verso nord arriviamo, in 6,5 chilometri, al Ponte di Sa Barva (S’Abba Arva). Qui si conclude la meravigliosa traversata di Gorroppu che vi consigliamo vivamente.

(Chilometri totali: 14 – Dislivello in salita: 400 metri -Dislivello in discesa: 700 metri).

 

“A poco a poco ti trovi felicemente conquistato da un luogo bellissimo, primitivo, possente a cui ti senti di dovere rispetto e ammirazione. I maestosi lecci e i contorti ginepri secolari sono protagonisti di una resilienza solitaria e cocciuta. Sembra di entrare nella stanza dei giochi del gigante Golia, come se gli enormi massi che con impegno devi superare, fossero le sue biglie distrattamente rovesciate sul pavimento.”

COSA È IL CANYONING?

Il canyoning è una disciplina sportiva nata intorno agli anni ’80 in Francia e Spagna. Questa attività adrenalinica permette di scendere il corso di fiumi e torrenti combinando l’utilizzo di tecniche alpinistiche e speleologiche al normale trekking.

L’ambiente principale in cui si fa canyoning è quello montano dove i corsi d’acqua hanno scavato profonde vallate chiamate appunto canyon, forre oppure gole. In Sardegna molti canyon (principalmente asciutti) prendono il nome dalla lingua sarda che utilizza i termini Bacu/Codula per indicare le gole a carattere torrentizio che l’incedere dei fiume ha creato.

Fare canyoning significa quindi scendere queste spettacolari e incontaminate gole combinando il trekking sul greto del fiume, tuffandosi e nuotando nelle piscine naturali quando la stagione lo permette, scivolando sulle levigate rocce bagnate (toboga) e utilizzando le corde per superare cascate e salti.

 

OASI DI BIDEROSA

La sensazione è di essere in un luogo incontaminato.

L’oasi di Bidderosa custodisce cinque calette da sogno all’interno di un parco di 860 ettari, in gran parte formato da boschi e macchia mediterranea, protetti dall’Ente Foreste e affidati al Comune di Orosei, da cui dista 13 chilometri a nord. Con un’escursione di hiking ci siamo totalmente immersi nella riserva ammirando il rincorrersi di verde, l’incanto della fioritura di primavera, artistici rilievi di granito, ginepri secolari adagiati su litorali candidi, ascoltando il canto degli uccelli. Per gli appassionati ci sono postazioni di birdwatching e durante la stagione estiva è possibile affittare delle canoe.

La prima spiaggia dell’oasi è a quattro chilometri dall’ingresso, via via abbiamo trovato le altre quattro, tutte lunghe circa un chilometro, sino al confine settentrionale rappresentato da un altro paradiso da cartolina: la splendida spiaggia di Bèrchida, nel territorio di Siniscola. Finissima sabbia bianca, gigli marini e rocce di granito affioranti caratterizzano le cinque cale: un paesaggio incantevole e silenzioso, profumato da vegetazione e bagnato da mare cristallino, con fondale basso.

 

“Un luogo ideale dove ritrovarsi, leggendo un bel libro, scrivendo i propri pensieri o semplicemente guardandosi attorno e facendosi accarezzare l’anima dai suoni del mare e del vento tra gli alberi.”


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